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PURPETTI RICCHI




LI PURPETTI RICCHI
di Gianluca Interrante








La Sicilia non è conosciuta per le sue ricette di carne o vitello, ma ci sono eccezioni che dimostrano le influenze dei popoli che hanno occupato la Sicilia nei secoli. 'Li Purpetti Ricchi' ricadono sotto questa categoria. Ho appreso questa ricetta ed il cunto che ne deriva dalla mia amica e Gastronoma Anna Martano nel suo libro il diamante nel piatto, e altri dati dal libro Il diamante della grande cucina di Sicilia scritto da Pino correnti. Una ricetta tipica dell'agrigentino sviluppatasi tra il 16mo ed il 17mo secolo. Durante le varie crociate i figli dei nobili venivano mandati a Malta per difendere il mediterraneo dai  musulmani, ma essendo tali ragazzi discendenti di famiglie molto agiate, i genitori non facevano mancare ai propri diletti nessun tipo di lusso incluso nobildonne che alleviassero il faticoso adempimento monastico che li aspettava durante le varie invasioni. Questo comportamento però andava contro le tradizioni ecclesiastiche dei cavalieri di Malta, cosicché intorno all’anno 1575 Il gran maestro francese Jean l’Eveque de la Cassière, decretò un restringimento delle pratiche e le nobildonne dovettero essere allontanata dai propri spasimanti. La cosiddetta 'cacciata delle Amanti' fece che queste donne insieme al loro seguito si trasferissero ad Agrigento e nei paesi limitrofi così da essere vicine ai loro amati, naturalmente portarono insieme i loro cuochi di origine europea. Nel tempo le baldracche sfrattate si sposarono con famiglie Siciliane e alcune delle tradizioni entrarono a far parte della cucina agrigentina….. una delle più rappresentative è 'lì Purpetti ricchi'. 

La ricetta è così definita perché come accennavo, in Sicilia la carne di manzo e specialmente di vitello non era presente in molte ricette perché i buoi venivano utilizzati perlopiù per i lavori nelle terre, inoltre questo animale ha bisogno di tanta acqua per poter crescere bene, acqua che in Sicilia è sempre scarseggiata. Infatti la maggioranza di ricette antiche siciliane che riguardano il manzo sono ricette fatte con animali vecchi e con tecniche a lunga cottura per ammorbidire le carni dure.

Quindi il manzo nella sicilia del 17 secolo è considerato un ingrediente raro e costoso, inoltre sono presenti nella ricetta mandorle e pinoli, ingredienti sfarzosi, utilizzati solamente dalle famiglie più agiate. 

La ricetta 

500 gr di carne di manzo o vitello tenera e con poco grasso

1 uovo

2 amaretti fatti in casa(chiedetemi la ricetta) 

40 gr di pinoli 

30 gr di pistacchi tritati finemente

20 gr di uvetta ammollata

Una presa di sale

Una presa di Cannella 

Una presa di pepe nero. 

Fare riposare il composto 30 minuti. 

Formare delle 'badduzze' e friggete in olio EVO abbondante. 

 


Un’altra versione di questa preparazione trovate nel libro il diamante della grande cucina siciliana, le polpette vanno poi cucinate in un agrodolce di aceto bianco e zucchero, ottime da servire fredde. 


Commenti

  1. Che storia affascinante, la cucina siciliana è davvero ricca di storia. Le polpette sono una delizia.

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  2. Farai un video di questa ricetta? Sono interessata.

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  3. Farai un video di questa ricetta? Sono interessata.

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  4. Farai un video di questa ricetta? Sono interessata.

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